Il leit motiv degli ultimi anni nel mondo assicurativo ha ruotato attorno ai salati importi che gli automobilisti di tutta Italia devono sobbarcarsi.
In tutta onestà non si tratta di lamentele o di esagerate impressioni, ma di una realtà purtroppo tangibile: se l’aumento negli ultimi 10 anni delle polizze è cresciuto in tutta Europa del 13,6% in media, in Italia l’aumento è stato più del doppio: +27,9%.
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I consumatori e i politici da tempo stanno cercando di far cambiare le cose, a loro – in questi giorni – si sono aggiunti i carrozzieri associati a Confartigianato, Cna e Casartigiani (più di 18.000 imprese) per richiedere l’abbassamento delle tariffe assicurative con una proposta di legge.
Partendo dal presupposto che le condizioni assicurative oggi sono sbilanciate a favore delle compagnie assicurative, i carrozzieri vorrebbero riequilibrare la situazione: in tal senso, propongono la libertà dell’assicurato dirivolgersi alla propria carrozzeria di fiducia (aumentando, in questo modo, la concorrenza a beneficio del sistema) e la promozione di forme di pagamento (come la cessione del credito) che aiutino l’automobilista nel pagamento delle tariffe.
Al fine di evitare frodi assicurative, i carrozzieri richiedono l’analitica descrizione in fattura di ogni intervento effettuato e la copertura nelle polizze assicurative di tutti i costi sostenuti dall’assicurato (come l’utilizzo dell’auto di cortesia e l’uscita del soccorso stradale).
Le proposte sono sicuramente molto interessanti: tuttavia, viene lecito chiedersi se e in che misura verranno approvate. Di progetti convincenti ne abbiamo sentiti veramente tanti, ma di soluzioni vincenti, per ora, nemmeno l’ombra.