Come si suol dire in queste occasioni, c’è una cattiva notizia e ce n’è una buona: la prima riguarda in toto la nostra Nazione, mentre la seconda fa sorridere le compagnie assicurative italiane. Di cosa si tratta? Dei giudizi espressi negli ultimi giorni dalle agenzie Moody’s e Fitch sulla solidità economica e sulla speranza di crescita: mentre il rating dell’Italia viene di nuovo bollato al ribasso, con un + 0,5% trasformato inesorabilmente in un -0,1% le Compagnie assicurative del bel paese salgono di qualche scalino, passando da negativo a stabile, migliorando quindi il proprio outlook.
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A chi non frequenta abitualmente il mondo della finanza, diamo due informazioni che permetteranno di comprendere meglio la situazione: il rating è un voto che va dall’empirea tripla A (estrema qualità) all’infernale D (insolvenza quindi default) con cui le società specializzate giudicano aziende e paesi. L’outlook invece è un’aspettativa a lungo termine sul fatto che un determinato evento influenzi l’affidabilità di un’azienda o di uno Stato.
Ritornando alla situazione delle compagnie assicurative italiane, è possibile affermare come la variazione sia figlia di conti semestrali più rosei di quello che era stato previsto, ma anche di una patrimonialità considerata di alti livelli. In pratica, secondo Fitch, nonostante la recessione nazionale non accenni a scemare, le compagnie assicurative hanno i numeri per resistere.
La notizia è importante anche per una caratteristica singolare che si è trasformata da punto di debolezza in punto di forza: se l’outlook è diventato positivo, è anche per il fatto che le assicurazioni detengano centinaia di miliardi di BTP che con l’abbassamento dello spread diventano indice di investimento sicuro. Valutazione positiva anche per il ramo danni, nonostante le tante oscillazioni che si stanno verificando in questi anni sul fronte dei costi.
C’è da augurarsi che anche lo Stato possa ritrovare la buona salute che pervade le compagnie assicurative italiane e di farlo il prima possibile.
