Si chiamano spese obbligate quelle che tutti siamo costretti a dover sostenere per vivere e che rappresentano una soglia incomprimibile del budget mensile, al di sotto della quale nessuna famiglia può scendere. Sono le spese per la casa, le bollette, le assicurazioni e la salute e sono in aumento.
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I dati sono stati divulgati da Confcommercio e rivelano come allo stato attuale delle cose le cosiddette spese obbligate per gli italiani rappresentano il 42% del budget familiare. Solo 20 anni fa erano al 36,6%, cosa che manifesta un incremento non di poco conto causato anche dalla crisi economica e che pesa inesorabilmente sulle spalle dei singoli cittadini.
Secondo la classifica di Confcommercio le spese si suddividono in tre grandi categorie: quelle obbligate, quelle per beni commercializzabili e quelle per servizi commercializzabili. Tra le spese obbligate come abbiamo visto rientrano l’affitto della casa e la manutenzione, l’acqua e altri servizi per l’abitazione, l’energia elettrica, il gas ed altri combustibili, la sanità, spese per mezzi di trasporto, combustibili e lubrificanti, assicurazioni, protezione sociale, servizi finanziari. I beni commercializzabili invece sono quelli come la spesa alimentare, l’acquisto dei mobili o dell’abbigliamento.
Esaminando il comportamento dei consumatori è emerso che dal 1995 sono aumentate le spese per la prima e la terza categoria mentre si sono contratte quelle per la seconda; questo soprattutto a causa della crisi economica ma anche dell’aumento generalizzato dei prezzi e soprattutto all’aumento della pressione fiscale, tutti fattori che hanno ridotto drasticamente la disponibilità economica delle famiglie e la propensione a spendere.