L’anno nero per gli incidenti aerei, con il più alto tasso di mortalità dell’ultimo decennio, è stato il 2014. Lo conferma l’agenzia internazionale di sicurezza Ascend Worldwide, che riferisce come a piazzare lo scorso anno in questo triste primato siano stati i due incidenti che hanno riguardato i voli di linea della Malaysian Airlines (uno abbattuto in Ucraina e l’altro disperso, forse in mare), più il disastro che si è compiuto con la Air Asia. In totale questi incidenti hanno causato il 75% delle vittime di tutto l’anno (circa 665 morti). L’ultimo anno così tragico per l’aviazione civile – continuano alla Ascend Worldwde – è stato il 2005, quando si verificò la scomparsa, attraverso incidenti aerei, di ben 1056 persone.
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Come è stato sottolineato dall’Aviation Safety Network, dei 21 incidenti verificatisi lo scorso anno, 13 sono avvenuti in fase di decollo, tre durante la salita verso la rotta, ed ancora tre in fase di atterraggio. Questi dati si portano in totale controtendenza con quelli che vanno dal 1959 al 2013, dove il 47% dei disastri aerei si concentravano soprattutto in fase di atterraggio (dati rivelati dalla Mayank dopo i terribili incidenti del Boeing 777 e dell’Airbus Group NV A-320). Uno dei due incidenti della Malaysian, comunque, viene addotto alla inabilità e incompetenza del pilota, che non aveva segnalato la posizione del veicolo sulle rotte, mentre l’altro, purtroppo, è stato dovuto ad abbattimento da parte di veicoli aerei destinati alla guerra.