La data da segnarsi sul calendario è quella del prossimo 1° luglio: a partire da quel giorno, infatti, il certificato di proprietà delle automobili andrà in soffitta per lasciare il posto al documento unico di circolazione.
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Il nuovo documento unico di circolazione ingloberà sia il certificato di proprietà che la carta di circolazione e rappresenterà una sorta di carta d’identità per i veicoli, visto che conterrà anche i dati sullo stato giuridico e sulla proprietà del veicolo.
Fra le altre novità, inoltre, c’è l’abolizione del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) che, sin da Gennaio prossimo, cederà le proprie competenze alla Motorizzazione e passerà, quindi, sotto la direzione del Ministero delle Infrastrutture.
Se da una parte sembra che, dopo anni di tira e molla, finalmente siamo riusciti ad abolire il PRA, dall’altra ci sarà una new entry nel panorama degli enti legati alla burocrazia stradale: dovrebbe essere istituita l’Agenzia per il Trasporto Stradale che svolgerà molte delle funzioni che fanno oggi capo all’ACI (come l’archivio e la gestione delle pratiche inerenti alle patenti, i fermi amministrativi o i passaggi di proprietà) che, del resto, dovrebbe essere soggetto a una revisione d’organico.
In soldoni, cosa cambierà per noi automobilisti? Poco o nulla: anziché avere nel cruscotto dell’auto il certificato rilasciato dal PRA, si avrà il documento unico che certifica la proprietà del mezzo che avrà un costo di 29 €. Nessun cambiamento in vista, invece, per l’assai più onerosa Imposta Provinciale di Trascrizione.
Insomma, un anno di grandi cambiamenti nell’ambito dei documenti per l’auto: dopo il passaggio dal tagliando cartaceo a quello digitale per l’assicurazione, arriverà il documento unico che, nei propositi, dovrebbe semplificarci la vita e ridurre le spese burocratiche.