Il mercato Assicurativo in Italia

 

Stipulare una polizza all’interno di un contesto puramente Italiano è semplice, ma le scelte sono tante.

Introduzione al mercato assicurativo

Che sia un tipo di assicurazione inerente la sicurezza stradale, la persona fisica oppure che coinvolga il centro abitato, le mura interne di una proprietà, le opportunità e le offerte da valutare sono molteplici, così come lo sono anche gli intermediari (spesso istituti di credito bancario) che consigliano diversi piani di azione mirati al soddisfacimento di ogni esigenza della clientela.

Di preciso, com’è gestito il mercato assicurativo italiano?

Rendimento, spese di gestione e rateizzazione

Il rendimento del mercato assicurativo è calcolato dagli enti di competenza secondo alcuni dati estratti da aziende private, principalmente dal loro bilancio annuale e dalla raccolta periodica di premi da parte dell’ANIA. Questo evento può prevedere una cadenza semestrale, annuale oppure intervallata in periodi più brevi secondo le necessità.

Le spese di gestione del singolo e del gruppo assicurazione sono così calcolate con un margine di errore infimo; gli indici di rapporto tra clientela e azienda sono invece rapportati in base all’analisi di alcuni fattori di primaria importanza che nel gergo economico sono definiti ratios. È preso in considerazione il premio offerto, sia per il suo valore netto che quello complessivo di spese sostenute dall’azienda.

Ulteriore importanza è data al R.O.E., ovvero il rapporto che intercorre tra utile e patrimonio netto: se la polizza stipulata dall’acquirente ha valore pluriennale si passa all’immediato calcolo del valore APE, acronimo di Annual Premium Equivalent che rappresenta proprio le varie rate annuali di premio. In questo frangente è possibile notare come esista anche una variante di APE definita col nome di premio unico, che coinvolge la somma lorda in seguito rapportata ai vari anni coperti dall’assicurazione stipulata.

C’è inoltre da considerare anche il calcolo che si riferisce alle riserve: il discorso qui tende ad ampliarsi notevolmente, perché c’è bisogno di introdurre non solo le singole riserve sul premio (al valore netto e lordo) ma anche quelle concernenti eventuali sinistri, ovvero rate che allo scadere di una data specifica risultano ancora non accreditate.

L’importanza dell’utente nello stipulare assicurazioni

La differenza che vige tra tasso di premio lordo e netto è definita col nome di tasso di ritenzione, e va ricondotta principalmente al ramo danno che contraddistingue la società assicurativa emittente. Infine, è considerata tutta la serie di fattori che incidono direttamente sul rilascio di una polizza alla clientela, e che proprio da essa trae i criteri di valutazione fondamentali: stato patrimoniale dell’individuo, sua cronologia in termine di stipulazione di assicurazioni (nel caso in cui sia stato soggetto a eventuali cambi durante gli anni), insieme di proposte che vanno a determinare l’offerta da parte dell’intermediario e alcune disposizioni di legge che prevedono un tipo di lavoro limpido e chiaro per entrambe le parti, con presa in considerazione delle possibilità alternative a quelle proposte.

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