Perdere per un momento la concentrazione e cadere da una scala, distrarsi per un secondo e ferirsi il braccio con un utensile meccanico sono solo due delle mille circostanze che in ogni momento mettono in pericolo l’incolumità dei lavoratori sul posto di lavoro.
La prima regola per risparmiare sull’assicurazione consiste nel richiedere sempre un preventivo a più compagnie assicurative: ora puoi farlo in 2 minuti cliccando qui.
Per la tutela della loro integrità fisica, oltre all’adozione delle misure che aumentano la sicurezza sul posto di lavoro (come l’utilizzo dei DPI, ad esempio), è prevista un’assicurazione presso l’INAIL.
Per poter definire un infortunio sul lavoro dobbiamo prendere in considerazione diversi fattori: innanzitutto occorre che la causa dell’infortunio si sia verificato in occasione di lavoro e che fra lo stesso e il danno lamentato ci sia una connessione diretta di causa-effetto; inoltre, occorre che non sia addebitabile al lavoratore una condotta negligente o imprudente.
Nel caso in cui il danno subito sia permanente e abbia comportato una riduzione della capacità lavorativa dell’almeno 6% si ha diritto a un indennizzo e, in particolare, dal 6 al 15% si ha diritto all’indennizzo in capitale di danno biologico; dal 16% al 100% si ha diritto a una rendita a titolo di indennizzo sia per quanto riguarda il danno biologico che del danno patrimoniale.
Qualora, invece, il danno abbia ridotto la capacità lavorativa di meno del 6%, il lavoratore non ha diritto a un indennizzo, ma ha diritto a una indennità giornaliera per la riduzione di capacità lavorativa, corrisposta per i primi 3 giorni dal datore di lavoro e dal 4° dall’INAIL, in misura pari al 60% della retribuzione per i primi 90 giorni e del 75% dal 90simo in poi.