Insidie stradali: se la buca è al centro della carreggiata, il ciclista non viene risarcito

Siamo in autunno e in molte località italiane le amministrazione comunali stanno facendo piccoli e grandi lavori manutentivi, inerenti anche alla pavimentazione stradale.

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Per chi di noi viaggia in auto la cosa significa rallentamenti o code (più o meno lunghe); per chi invece cavalca le due ruote, il problema riguarda principalmente la salute e l’incolumità fisica.

Vedere in anticipo ed evitare una buca può non essere semplice e, oltre a danneggiare la bicicletta, potrebbe essere anche a rischio il nostro equilibrio.
Le cronache giudiziarie ci riportano il caso di un ciclista che, circolando su strada, è caduto per colpa di una buca posta al centro della carreggiata.

I familiari del ciclista (che in seguito era morto per altre cause) hanno avanzato una richiesta di risarcimento del danno perché la buca aveva cagionato la caduta, a cui erano seguito diversi danni.

La questione è arrivata in Tribunale e, di grado in grado, fino alla Corte di Cassazione su cui, il 24 settembre 2015, si è espressa con la sentenza 18.865.
Secondo i giudici della Suprema Corte, ai familiari del ciclista non spettava alcun risarcimento perché la buca che avrebbe cagionato la caduta era sia di piccole e ridotte dimensioni che al centro della carreggiata e, quindi, difficilmente le biciclette circolano al centro.

Mancando poi effettive prove che dimostrassero il nesso causale fra la buca e la caduta, il risarcimento è stato gettato.

Dunque, se utilizzate la bicicletta in questi giorni di manutenzione stradale, prestate attenzione alle buche e, nello sfortunato caso in cui cadiate, cercate di dimostrare che il vostro “volo” sia effettivamente causato dalla buca.

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