Se pensavate che leggere di tagliandi contraffatti e di incidenti simulati ai danni delle Compagnie assicurative fosse diventato noioso e ripetitivo, vi ricrederete leggendo le cronache che ci arrivano dal mondo delle assicurazioni in questi giorni.
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A Reggio Emilia, sono state messe a punto diverse truffe assicurative, tutte all’insaputa della proprietaria dell’automobile: l’ignara signora, infatti, riceve dalla propria Compagnia assicuratrice una lettera in cui l’impresa comunica il suo rifiuto di rinnovare il contratto rca in scadenza, a causa del numero di sinistri provocati.
Allarmata, la signora e la sua famiglia vogliono saperne di più e, recatasi in agenzia, scopre che, oltre al sinistro in cui effettivamente erano stati coinvolti, a loro carico ne venivano addebitati altri 3.
Qualcuno, in sostanza, si è impossessato dei loro dati e degli estremi della loro polizza e, con questi, aveva simulato altri tre sinistri con colpa dell’auto della signora, guidata da automobilisti veri o immaginari e con danni solo – fortunatamente – alle cose. Ciò non bastasse, un incidente viene contestato con curiosa veggenza, il 27 novembre 2015!
A causa dei fittizi incidenti, la signora è precipitata in 20sima classe di merito e il premio della polizza è ovviamente schizzato alle stelle; denunciata la situazione, l’auto è stata sequestrata da oltre due mesi e l’odissea di questa famiglia sembra non essersi ancora conclusa.
Questo ennesimo caso di truffa assicurativa dimostra come le frodi in questo settore stiano diventando un vero incubo per gli automobilisti onesti non solo perché devono farsi carico, con i loro premi rca, dei raggiri, ma anche per il terrore di esserne coinvolti direttamente.