L’Ania ancora una volta punta l’indice contro le frodi assicurative, come ostacolo insormontabile per ridurre il costo dei premi assicurativi, e portare quindi le polizze rca più vicine ai livelli della media europea, rispetto ai quali la media dei sinistri italiani rimane all’incirca doppia rispetto a quella Ue. A considerazioni analoghe è giunta anche l’Ivass, sulla base dell’analisi dei dati dei sinistri relativi al 2012.
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L’Ivass ha comunicato che il numero di sinistri denunciati nel 2012 sono stati 3.008.863, mostrando quindi una flessione del 13,5% (dati Ania) della frequenza dei sinistri stessi. Tuttavia il dato è solo parzialmente positivo in quanto, da una parte bisogna considerare anche la riduzione del numero di polizze stipulate (in calo dell’1,2%), oltre che l’aumento del livello di risarcimenti pagati, che sono cresciuti oltre la soglia del 6% (soprattutto a causa dei danni alle persone). Tuttavia c’è stato un minor esborso da parte delle compagnie di assicurazione, pari a 13.107 milioni di euro (mentre nel 2011 erano stati pari a 14.791 milioni), ma dal quale non sono emersi dei benefici diretti per gli assicurati, soprattutto a causa dell’aumento dei costi di gestione.
Rimane in particolare elevata la quota di sinistri giudicati, secondo l’Ivass, a “rischio di frode”, pari a 4.901. Se si dà un’occhiata ai dati relativi di distribuzione dei sinistri a livello di macro-aree, emerge che il primato va al nord, con una percentuale del 34% di possibili frodi, mentre il sud avrebbe il secondo posto, con il 33%, a seguire il Centro con il 22% ed infine le Isole con l’11%. Tuttavia considerando la percentuale di assicurazioni stipulate nel Centro-sud (circa il 18,2% rispetto alla media nazionale), risulta che è ancora la zona più a sud a vantare il primato negativo (con una percentuale di sinistri denunciati pari al 18,7%).
L’Ivass ha anche specificato che lo 0,2% delle denunce di sinistro sono state oggetto di denuncia o querela da parte delle Compagnie di assicurazione, e che ben il 50% si sono concentrate nel centro-sud Italia. Per cui, secondo l’Ivass l’attuazione del meccanismo antifrodi assicurative, che si baserà su un archivio integrato tra i dati in possesso delle compagnie e quelli al pra, e che sfrutterà l’impiego dell’indicatore di anomalia sui sinistri, così da individuare più facilmente i tentativi di frode assicurativa, dovrà avvenire il più velocemente possibile, in quanto si tratta di uno strumento che potrà concretamente costringere le compagnie di assicurazione ad abbassare i premi delle assicurazioni, eccessivamente elevati per coprire appunto il “rischio frode”.