La scatola nera assicurativa, strumento salutato da tutti con entusiasmo in quanto potrebbe far risparmiare ad automobilisti e motociclisti fino al 40% in meno sui costi delle polizze, sembrerebbe avere delle falle informatiche che la rendono meno sicura. Ad affermarlo è il team dei Digital Bond Labs, portale esperto in sicurezza informatica e che mira a smascherare i trucchi degli hacker di tutto il mondo. In un dossier pubblicato dalla rivista Forbes negli Stati Uniti, gli esperti dei DBL dimostrano come i sistemi digitali delle scatole nere siano assolutamente violabili.
migliori assicurazioni secondo la nostra redazione (novembre 2015).
I motivi vengono elencati punto per punto: mancanza di meccanismi di protezione, possibilità di esecuzione di comandi anche dall’esterno, avvio in modalità sicura non contemplato, adozione di un tipo di comunicazione non cifrata. Tutto ciò può consentire ad un hacker di entrare in qualsiasi momento in una scatola nera di chiunque, accedere a tutti i dati personali, eventualmente manipolandoli. La modalità è presto detta: viene collegato un computer al dispositivo e, una volta individuata la falla, si può tranquillamente non solo accedere alle informazioni sul proprietario del veicolo violando la sua privacy, ma addirittura lanciare dei comandi come bloccare o aprire gli sportelli, ed altro.
Insomma, stando a quanto riportato dai ricercatori americani, bisognerebbe potenziare il sistema protettivo degli snapshots e, a loro parere, credere di più nella sicurezza informatica. Solo così le scatole nere risulteranno davvero “blindate” e faranno dormire sonni tranquilli agli automobilisti.