È la Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) che grida allo scandalo dopo una verifica effettuata dall’Ivass.
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L’autorità garante preposta al controllo del settore assicurativo ha trovato rilevanti discrepanze nel settore polizze con esempi eclatanti di discriminazione per sesso e luogo di residenza.
Dati statistici chiari ed eloquenti riguardanti 21 province Italiane e utenti standard di entrambi i sessi, sia autisti sia motociclisti mostrano che:
- una neopatentata che parte dalla 14° classe ha un massimale aumentato del 13,5%;
- un neopatentato, sempre classe 14, invece ha avuto una riduzione del 6,7% circa, il tutto a parità di vettura intesa come cilindrata e carburazione, sia essa benzina, diesel o gas.
Già questo basterebbe a scatenare ritorsioni, ma non finisce qui, infatti, facendo riferimento a un’altra fascia di età, ovvero gli over 50 succede che:
- dal Lazio in giù il premio medio da pagare si aggira intorno 1200/1300 euro per una classe di merito scontatissima;
- dal Lazio in su, invece, il premio varia dagli 800/900 euro circa.
Non solo la discriminazione di sesso ed età, ma anche di regione, una pratica inaccettabile che richiede misure urgenti e un controllo maggiore sugli enti assicurativi.
Pare che al Nord il fattore inflazione non sia considerato mentre al Sud diventi il tasto dolente.
Carlo Rienzi, presidente di Codacons esprime tutto il suo disappunto, accusando gli organi preposti alla vigilanza di non “vigilare” per niente, poiché se in Italia, contrariamente al resto dei paesi europei, le assicurazioni possono fare il bello e il brutto tempo a secondo dell’umore, questo significa che l’utente non è più garantito in alcun modo.
Sarebbe auspicabile che le leggi a tal proposito fossero applicate uniformemente su tutto il territorio nazionale e che invece di spaventare gli autisti si cercasse il modo per agevolarli, essendo l’automobile, più della moto, un mezzo di trasporto indispensabile per migliaia di lavoratori e famiglie.
Motivo per cui consigliamo caldamente di fare accurati controlli ed eventualmente cambiare assicurazione qualora il trattamento non corrisponda a quanto previsto, senza dimenticare di segnalare l’abuso a chi di dovere.